“Sono parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali. Eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre… un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. La poesia e l’arte sono una tregua per gli affanni degli uomini. A cantare e raccontare storie è una donna. Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Sheherazade si salva “raccontando”. E perché sicuramente l’anima ha una voce femminile” (Lucilla Giagnoni)
Seconda interpretazione della "TRILOGIA DELLA SPIRITUALITA'" (Prima interpretazione "Big Bang" - Terza interpretazione "Apocalisse")Fonte: https://www.youtube.com/channel/UCAXBPYy8EpOnG9Toix6-JlA
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