“Apocalisse” rivela che la fine del Tempo può essere un Inizio e una nuova Vita per chi impari a Vedere. Fuori e dentro di sé. Questa è l’Apocalisse, una Ri-Nascita.
Ci mostra non solo il teatro classico nel suo senso paradigmatico di rito civile, politico, della polis - e, quindi, collegato alla città, alla visione della città nell'Apocalisse. Ma, con un'esposizione di sé così estrema, così definitiva, Lucilla Giagnoni va oltre: torna dall'universale all'individuale, alla sua vita, a sua figlia, a sua madre, a suo padre, a sua nonna e, in una commuovente chiusura del cerchio, ci suggerisce che dove si deve fermare l'attrice - dove finisce il teatro - può arrivare l'umanità dell'interprete. Può continuare la sua strada l'Uomo.
Terza e ultima interpretazione della "TRILOGIA DELLA SPIRITUALITA'" (Prima interpretazione "Big Bang" - Seconda interpretazione "Vergine Madre")
Fonte: https://www.youtube.com/channel/UCAXBPYy8EpOnG9Toix6-JlA
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